venerdì 15 aprile 2011
Ossessioni" Da noi spopola quella ostile alla religione. Non possono fare a meno di evocare, comunque e sempre, Chiesa e preti. "Espresso" (n. 15, 14/4) in edicola fino a ieri, copertina rosseggiante e titolone: «A tutta coca»! Immagine ammiccante e femminile e ampio elenco didascalico: «Ragazzi, camionisti, politici, preti" Rapporto sui nuovi consumatori». Con quel "preti" lì, proprio al centro del centro. All'interno, in 6 pagine di testi e foto, "preti" lo trovi solo una volta, e nel bis dell'elenco. Rileggi: trovi (p. 64) un "procuratore" che conduce l'inchiesta antidroga e si chiama "Michele Del Prete", e annoti che la "nuova piaga" che sta "divorando il Paese l'hanno battezzata" (sic! Ndr) "Prêt à porter". Dunque quel "preti" là, in centro copertina, è solo un prete/sto per buttarla anche qui sulla Chiesa. Finito? No. Alle pp. 86-88 " «Nel nome del Dio Pallone» " ecco le ironie sui calciatori che si fanno il segno della croce, o mostrano di ringraziare il cielo, e il pezzo termina con uno sfottente "Amen". Ancora: alle pp. 119-122 una rassegna agrodolce sul «Boom della spiritualità» anche nei libri: chi l'avrebbe detto? E alla fine (p. 207: «San Francesco e il testamento biologico») Stefania Rossini se la prende con chi sul morire non la pensa come lei, e vuole torturare le creature «in nome del buon Dio»! Insomma: ti pare di trattare solo di droghe e pensi che qualcuno se non parla di religione va in crisi di astinenza. Trattata o maltrattata: l'ossessione di sempre! «Né con te, né senza di te»: come Ovidio e Marziale in antichi versi. Ma qui in versi/one ridicola.
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