giovedì 9 giugno 2011
«Tutti hanno diritto alla loro opinione, anche il Papa». Mattia Feltri martedì ("La Stampa", p. 5) cita così «l'eccellente Massimo Bordin» per ricordare come Benedetto XVI domenica ha descritto a mezzo milione di persone l'ideale cristiano di sessualità, matrimonio e famiglia. "Diritto" del Papa? In tante redazioni l'"opinione" è inaudita pretesa: «Il Papa attacca"» ("Repubblica", 6/6, p. 22 e "Secolo XIX", p. 8). «Benedetto XVI si scaglia"» ("Stampa", p. 6) e strumentalmente persino «Schiaffo del Papa alla sinistra» ("Il Giornale", p. 7)! Tutto è "opinione", anche l'incoscienza, e perciò sempre lunedì sul "Corsera" (p. 22) «Ma per noi cattolici non è peccato», e sul "Messaggero (p. 12) «La Comunità gay al Papa: allora faccia sposare anche noi»! Altre confusioni, sempre su opinioni? Come no! "Libero" (7/6, p. 33) mena scandalo perché il vescovo cattolico di Pavia non ha concesso i locali della diocesi, ovviamente cattolica, per la presentazione di un libro che in 300 pagine pretende di dimostrare che nella sostanza il Vaticano II, quello che già cinque Papi hanno definito «la più grande grazia dello Spirito Santo alla Chiesa del XX secolo», è stato un imbroglio di minoranze ereticheggianti, anzi proprio eretiche e ha condotto a esiti pestiferi per la fede cattolica. E ieri "Il Giornale" (p. 23) " compare di recriminanti nostalgie " coglie l'occasione per ricordare che l'autore del libro accusa "Avvenire" e "Osservatore" perché non si son detti d'accordo con lui. Che dire? Con «l'eccellente Bordin» che tutti hanno «diritto alla loro opinione», ma pretendere che un vescovo cattolico offra i locali della diocesi per sconfessare in un colpo solo un Concilio ecumenico e cinque Papi è davvero troppo"
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