domenica 7 maggio 2023
Oltre che mese mariano maggio è, per elezione, il mese in cui nelle parrocchie si celebrano le prime comunioni. In Rete ne parla, a modo suo, don Manuel Belli: sul canale YouTube “Scherzi da prete...
Online un parroco «imbruttito» che fa ridere e fa riflettere
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Oltre che mese mariano maggio è, per elezione, il mese in cui nelle parrocchie si celebrano le prime comunioni. In Rete ne parla, a modo suo, don Manuel Belli: sul canale YouTube “Scherzi da prete” vi ha dedicato l’ultima puntata, “I sacramenti dell’iniziazione cristiana” (bit.ly/42xjj7H), della serie “Il Parroco Imbruttito”, ottenendo in pochi giorni oltre 18mila visualizzazioni, 1.500 like e 216 commenti (senza contare le reazioni sull’omonima pagina Facebook). Già dal titolo, che allude alla fortunata impresa digitale “Il Milanese Imbruttito”, lascia intendere che l’ironia è la chiave attraverso cui questi video sono costruiti.

«Nessun parroco resiste all’imbruttimento» quando in parrocchia arriva il tempo delle prime comunioni e delle cresime, è la premessa di don Belli, che non si rivolge, mi pare, ai confratelli, direi, ma piuttosto ai “cristiani della linfa”, che nelle loro comunità scontano, specie in questo periodo, gli effetti della scristianizzazione. Per esemplificare gli «annessi e connessi» che generano l’imbruttimento, egli mette in scena quattro quadri: li descrivo, consapevole che solo il video è in grado di restituirne tutta intera la vivacità. La riunione con i genitori ritrae questi ultimi decisamente indifferenti in merito alla dottrina del sacramento (in questo caso l’Eucaristia) che attende i loro figli, ma molto attenti rispetto a certe questioni pratiche. La riunione con i catechisti li mostra “imbruttiti” a loro volta per la fatica con cui hanno condotto gli incontri con i ragazzi.

Una telefonata con una mamma costringe alla resa il paziente parroco sulla richiesta che il padrino (qui parliamo di cresime) sia battezzato. Infine le prove con i ragazzi, forse il quadro più divertente (qui si fanno insieme i casi della prima confessione, della prima comunione e della cresima): vanno così male che alla fine il parroco imbruttito esclama: «Qui ci vuole l’esorcista». Conclusa la serie delle gag (nelle quali interpreta tutti i ruoli: parroco, genitori, catechisti, ragazzi) don Belli, consapevole di avere «esagerato», ridimensiona tutto: «Sono caricature». Fatte, dice, nella speranza di averci «strappato un sorriso», ma anche «di avere acceso l’attenzione» su questioni che nelle parrocchie, in queste settimane, sono piuttosto vive. Secondo me ci è riuscito.© riproduzione riservata

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