Ognuno è chiamato a essere «perfetto»
venerdì 1 novembre 2013
La solennità di oggi contiene un profondo messaggio teologico e offre un punto di vista particolare sulla natura dell'uomo: ognuno porta in sé i segni della vita divina e ognuno può trasformare la propria esistenza quotidiana in un riflesso del progetto che Dio ha per l'umanità. Non sarebbe giusto pensare a questo percorso, che ha portato molti testimoni a essere riconosciuti santi o beati, solo come a esercizio teso a evitare il peccato. Anche papa Francesco, infatti, in una delle sue ultime udienze generali ha ricordato che la santità è un incontro: un abbraccio tra creatura umana che alza il cuore verso l'alto e Creatore che la aiuta a tenere lo sguardo in quella direzione. Infine, la solennità odierna celebra la varietà della vita di fede: le storie dei santi sono tutte diverse tra loro, eppure tutte animate da un identico amore.Letture. Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1 Gv 3,1-3; Mt 5,1-12. Ambrosiano. Ap 7,2-4.9-14; Sal 88; Rm 8,28-39; Mt 5,1-12a.
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