giovedì 7 luglio 2011
Confuse le notizie? Sì, e talora anche gli scritti. Ieri in pagina laica nessun cenno alla dichiarazione della Santa Sede (5/7) che ricorda che «le ordinazioni sacerdotali della Fraternità S. Pio X sono illegittime». A parte i canoni del Codice canonico – già visti ieri qui a proposito delle ordinazioni in Cina – c'è un testo di Benedetto XVI a tutti i vescovi cattolici (10/3/2009). La Fraternità dei cosiddetti lefebvriani «non ha una posizione canonica nella Chiesa» e «i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi». E quest'anno finora le ordinazioni illegittime sono state 20. Ebbene: in pagina laica niente! Si capisce per i giornali detti all'ingrosso di destra, che fanno il tifo contro ogni traccia di spirito del Vaticano II. Si capisce anche, però, per quelli detti di sinistra: la notizia, semplice e diretta, non fa rima col solito modo di presentare questo Papa, e questa Chiesa del 2011 come realtà "conservatrici", nostalgiche dei tempi antichi e "oscurantiste". Elementare! Ma con appendice che va oltre le notizie. Capita anche ai libri. Ieri qui su "Avvenire" bella pagina di Laura Badaracchi – "Scaffali religiosi: tutto da rifare" – sui problemi della presenza e della scarsissima diffusione dei libri religiosi nelle librerie dette laiche: una specie di veto "razzista". Presentissimi e pubblicizzati dappertutto quelli antireligiosi, ma di quelli non anti nessuna traccia. E peggio… Piccolo aneddoto: "Pillole anticoncettuali" (ed. Piemme, 1996), un mio volume sulla «disinformazione religiosa» nella stampa laica, lo trovai a Roma solo alla Libreria Croce di Corso Vittorio, a Roma: tra i libri di… ginecologia!
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