sabato 25 agosto 2007
Responsabilità? Giovedì (p. 10, per discrezione ometto la fonte) 4 colonne sul "Delitto di Garlasco", grandi foto e titolone testuale: "Chiara, contro il fidanzato nuovi indizi' un capello del giovane sotto le unghie della vittima". Punto interrogativo? No. Forse servirebbe maggiore prudenza. Ora scampoli. "L'Unità" (23/8, p. 23), titolo per Nicola Tranfaglia: "'Ipocrisia, male italiano'. Firmato Gramsci". L'autore è sicuro, né lo sfiora il dubbio
che l'ipocrisia sia male specifico anche della storia stessa di Gramsci e dintorni ideologici, dalla "doppiezza" del Migliore ai silenzi e complicità con i crimini dello stalinismo e in particolare con le discriminazioni e le persecuzioni dei cristiani in tutto il mondo comunista. Un limite. Se poi stessa "Unità" trovi quasi intera la p. 11 lodevolmente dedicata alle discriminazioni ed alle persecuzioni dei cristiani copti nell'Egitto di oggi, e ricordi silenzi e complicità pluridecennali dell'"Unità" con l'ateismo di Stato in tutto l'Est europeo, cui iniziò a metter fine solo il Berlinguer anni '70 in nuovo e coraggioso dialogo con Chiesa e cattolici, il limite diventa paradossale. Altri scampoli, qui, dal "Riformista", sempre 23/8. In prima sul Meeting di Rimini, accanto al pezzo politico, molta ironia fuori posto, tanto colore - "A Rimini i manager friggono patatine" - e giudizi globali snob: "Parecchio strani, questi ciellini. Vengono a Rimini, lavorano gratis e lo fanno per la Chiesa"! Strani per chi? A p. 7, poi, la ciliegina su un incontro interreligioso al Cairo: "Per una volta le religioni non dividono"! Già: per una sola volta'
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