venerdì 19 febbraio 2021
Qualcosa che per fortuna non c'è più, è la gobba, sono i bambini o adulti con la gobba. Non è un caso se ieri i più famosi gobbi nella storia della letteratura, del cinema, dell'opera lirica, del musical e del disegno animato venissero tutti dalla penna visionaria e commossa di Victor Hugo, vigorosamente ottocentesca: dal romanzo Notre Dame (che in tante edizioni e adattamenti è meglio noto come Il gobbo di Notre Dame) e dal dramma Le roi s'amuse, "Il re si diverte", che un altro grande, il nostro Verdi, traspose in musica ribattezzando Rigoletto il Triboulet che ne era al centro. (Un quarto di secolo dopo Hugo, Paul Féval autore di romanzoni d'appendice raccontò in Le bossu ovvero "Il gobbo" di un cavaliere che si vendicava dei malvagi mascherandosi con una gobba finta.) Bene o male, superficialmente o meno, tutti o quasi tutti ci siamo incontrati prima o poi con Quasimodo o con Rigoletto. Un gobbo reale, grande e famoso, è stato Leopardi, che bensì non era nato gobbo ma lo diventò, per malattia, nel corso degli anni (e le biografie raccontano che veniva canzonato dai ragazzi di Recanati con un'orrenda filastrocca: «Gobbus esto/ fammi un canestro/ fammelo cupo /gobbo fottuto»). Bene o male, in passato tanti o tutti abbiamo conosciuto qualche gobbetto o ci siamo imbattuti con loro nelle strade o piazze di città o paesi, o nei circhi e nelle fiere dove si annidavano tra i nani e i clown, che erano a volte anche gobbi. La loro principale funzione era quella di farsi toccare la gobba dietro una mancia o furtivamente, un contatto che un pregiudizio diffusissimo sosteneva portasse fortuna. Era una stupida abitudine, era una convinzione spregevole e peraltro una delle tante che riguardavano i disabili o gli sfortunati. D'altronde ha avuto una lunga storia l'idea che bisognasse, come dice un proverbio spagnolo, «guardarsi dai segnati da Dio», e vengono alla mente i mendicanti buñueliani di Viridiana, ma sempre di Buñuel il tenerissimo nano e gobbo innamorato della prostituta Andara che in Nazarin fanno parte del seguito involontario del sacerdote che batte le strade del Messico cercando di imitare Gesù. Pochi però hanno osservato come i gobbi siano via via scomparsi da strade e piazze, e non ne compaiano più nel cinema se non in qualche film in costume, tra i buffoni dei re, e dotati di una gobba decisamente finta. Mi sono chiesto e ho chiesto le ragioni di questa scomparsa e le risposte sono state di due tipi. La prima è terribile e per fortuna rara e ormai inattendibile, ed è che è facile con gli strumenti della medicina (e dell'ostetricia) "vedere" se un feto ha deformazioni irrimediabili, e di conseguenza...
Sa di nazista, ma mi è stato detto che casi del genere non erano un tempo rari, come non lo era la pratica in certe campagne di soffocare sul nascere le neonate, quando in casa ce n'erano troppe, perché non adatte ai pesanti lavori contadini... La seconda, per fortuna rassicurante, è che la gobba è curabile, che si tratta di una deviazione della colonna vertebrale, di una scoliosi toracica che, presa in tempo, può venir corretta. Ma perché scompaia occorre che chi ne soffre non faccia lavori troppo duri, che non sia caricato di pesi eccessivi. In definitiva, è consolante che non si vedano più in giro dei gobbi...


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