Nelle sue prediche il carisma da maestro
martedì 25 ottobre 2016
Il "popolo" sa riconoscere i veri maestri, perché cerca continuamente guide sagge e testimoni affidabili. La comunità di Brescia, ad esempio, non ebbe dubbi a indicare in san Gaudenzio l'immediato successore del settimo vescovo della città, Filastrio, morto nel 387 o 388. In quel momento Gaudenzio, sacerdote cresciuto proprio accanto a Filastrio, si trovava da pellegrino in Terra Santa: venne inviata una delegazione a richiamarlo. Ma lui non si reputava degno, si sentiva incapace di scrivere trattati, l'umiltà lo spingeva a rifiutare. Dovette però piegarsi davanti alla volontà della sua comunità e alla richiesta anche di sant'Ambrogio, il quale conosceva il carisma del Gaudenzio predicatore. Proprio le sue omelie divennero testi scritti che cominciarono a circolare e venivano apprezzati da fedeli e sacerdoti. Alla morte, nel 411 o 412 per tutti era già un santo.
Altri santi. San Miniato di Firenze, martire (III sec.); beato Carlo Gnocchi, sacerdote (1902-1956).
Letture. Ef 5,21-33; Sal 127; Lc 13,18-21.
Ambrosiano. Ap 12,13-13,10; Sal 143; Mc 10,17-22.
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