Nella «nuova» Italia trovò le sue «Indie»
martedì 16 gennaio 2018
La missione è qui e ora: le persone che ci circondano, il territorio in cui viviamo, il Paese che ci dà cittadinanza hanno bisogno assoluto del Vangelo e della sua forza innervante. Il beato Giuseppe Antonio Tovini visse così la sua fede, come un'energia preziosa per costruire una "nuova" società: secondo lui "le nostre Indie sono le nostre scuole". Era nato nel 1841 a Cividate Camuno e da laico terziario francescano visse la propria fede impegnandosi in innumerevoli campi. Lavorava presso lo studio del bresciano Corbolani, di cui sposò la figlia Emilia ed ebbe 10 figli, e ricoprì numerosi incarichi nelle istituzioni locali. Fondò casse rurali, la Banca San Paolo di Brescia, il Banco Ambrosiano di Milano, il quotidiano "Il Cittadino di Brescia", la rivista "Scuola italiana moderna" e l'"Unione Leone XIII", che sfocerà nella Fuci. Morì a Brescia nel 1897.
Altri santi. San Tiziano di Oderzo, vescovo (VI-VII sec.); santa Giovanna da Bagno di Romagna, monaca (XI sec.).
Letture. 1Sam 16,1-13; Sal 88; Mc 2,23-28.
Ambrosiano. Sir 44,1;46,1-6d; Sal 77; Mc 3,22-30.
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