Nel dolore un sorriso apre i cuori a Dio
sabato 29 ottobre 2016
Che senso ha il vivere se lo sguardo non è rivolto all'essenziale, a ciò che è infinito? È questa la domanda che oggi pone la figura della beata Chiara Luce Badano, morta sulla soglia dei 19 anni di età. Un'esistenza breve, che è bastata però a toccare i cuori, a portare un autentico raggio di luce a quanti l'hanno conosciuta o, ancora oggi, vengono a contatto con la sua eredità spirituale e umana. Era nata a Sassello, in provincia di Savona e diocesi di Acqui, il 29 ottobre 1971 ed era cresciuta mostrando a tutti un amore infinito per la vita. A 9 anni conobbe i Focolarini e decide di unirsi ai Gen. All'età di 16 anni ebbe, però, i primi segni della malattia che la portarono alla morte il 7 ottobre 1990. Attorno al suo letto, su cui fu costretta senza mai perdere il sorriso, si creò un vero e proprio "cenacolo di umanità". È stata dichiarata beata il 25 settembre 2010.
Altri santi. San Zenobio di Sidone, martire (III-IV sec.); sant'Onorato di Vercelli, vescovo (IV sec.).
Letture. Fil 1,18-26; Sal 41; Lc 14,1.7-11. Ambrosiano. Dt 26,16-19; Sal 97; Rm 12,1-3; Mt 16, 24-27 / Mc 16,9-16.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI