Nei legami con l'Africa una fede senza confini
martedì 12 luglio 2022
Il Vangelo da sempre è un potente motore che anima lo scambio tra popoli e culture nel segno di una tradizione destinata a diventare patrimonio universale. Nei primi secoli, in particolare, gli evangelizzatori hanno creato numerosi ponti tra le due sponde del Mediterraneo, bacino comune attraversato dalle rotte delle merci ma anche delle idee. E oggi la memoria dei due santi martiri Nabore e Felice è l'occasione per apprezzare e rivalutare questi antichi legami che uniscono Europa e Africa.
Questi due testimoni della fede, uniti nel martirio a san Vittore, che viene ricordato dalla liturgia l'8 maggio, ci fanno capire che non esiste confine, politico o geografico, in grado di fermare la forza del Vangelo. Originari del Nord Africa, per servire nell'esercito di Massimiano erano giunti a Milano: qui conobbero il messaggio del Risorto e divennero cristiani. Nel 303, però, nel contesto della persecuzione anticristiana si decise di epurare l'esercito dai battezzati e i tre vennero accusati di essere disertori: furono uccisi a Lodi Vecchio.
Altri santi. Santi Ermagora e Fortunato, martiri (III sec.); san Pietro Khanh, martire (XIX sec.).
Letture. Romano. Is 7,1-9; Sal 47; Mt 11,20-24.
Ambrosiano. Dt 25,5-10; Sal 127 (128); Lc 8,16-18.
Bizantino. 1Cor 1,1-9; Mt 13,24-30.
t.me/santoavvenire
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