martedì 10 febbraio 2015
È una gara tutta particolare e, per certi versi, unica quella in cui si cimenteranno giovedì, 12 febbraio, una sessantina di studenti dell'istituto tecnico agrario e professionale agrario "Bernardo Marsano" di Sant'Ilario a Genova, nella costruzione del miglior muretto a secco, senza cemento. Ma più che per esaltare le qualità dei futuri agronomi e insegnare a realizzare i muri, la prova, spiega la dirigente Gaetana Anna Feniello, «ha lo scopo di tutelare l'ambiente in senso olistico, in quanto da una parte tale tipologia di costruzione non richiede il cemento e, dall'altra, essendo fatta di sovrapposizione di pietre, permette naturalisticamente la possibilità che il muro ospiti vegetali e faune che contribuiscono ad equilibri che nell'ambiente sono sempre esistiti». Valore quindi anche di tipo ecologico ed ambientalista che guarda, tuttavia, all'occupazione. Tutto sommato, infatti, il settore dell'agraria non ha molti aspiranti lavoratori, mentre potenzialmente assume sempre maggiore importanza. Per cui, insiste la dirigente, «apre più opportunità rispetto ad altri in questo momento». Nella nota per comunicare l'evento, l'istituto indica anche altri obiettivi dell'iniziativa: tramandare la conoscenza di tecniche tradizionali, sperimentare le fasi di una lavorazione legata al territorio e favorire il lavoro in team. E cita, a rafforzarli, addirittura l'articolo 9 della Costituzione: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione».
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