venerdì 28 aprile 2006
La ragione il nostro Massobrio quando si stupisce che alcune persone si possano  concedere sempre gli stessi alimenti, magari cucinati in modo diverso. Si è tratto lo spunto dalla notizia relativa al frugale pasto del capo della mafia Provenzano che pare prediligesse da anni un alimentazione assolutamente ristretta e squilibrata: cicoria, ricotta e miele. Massobrio mi chiede se questi pochi alimenti potessero garantire a questo uomo di poter vivere bene con un regime alimentare molto ristretto e ripetitivo. La mia risposta è chiara: non è possibile vivere per lungo tempo solamente con questi cibi, perché altrimenti avrebbe sviluppato gravi patologie. Penso piuttosto che si trattasse di alimenti che lui gradisse particolarmente e che fossero, quindi, sempre presenti nel suo menù giornaliero, assieme, però, a pasta, carne o pesce, frutta e verdura varie ecc.  Sono convinto che insegnare ai figli come nutrirsi in modo salutista sia compito dei genitori e della scuola, dove i ragazzi ormai mangiano almeno 5 giorni su 7. Quando si è a casa è giusto che chi cucina, spieghi l"importanza della presenza sulla tavola di quei piatti sani e necessari e dello scopo per cui vengono proposti. Al Comune di Torino, chi scrive dirige da 5 anni i menù scolastici di ogni ordine e grado, e assieme alle famiglie e al comitato scientifico abbiamo proposto dei menù che variano ogni giorno e ogni stagione e sono stati spiegati alle famiglie prima e ai ragazzi dopo, per poterli motivare nell"approcciarsi a certi alimenti che magari per gusto potrebbero non essere molto graditi. I giovani preferiscono i paninazzi e le pizze, noi suggeriamo che possono essere un pasto di un giorno alla settimana e non di tutti i giorni; ma se nessuno spiega loro i danni che possono derivare dalla ripetitività ossessiva, allora prima si crea il danno, vedi l"alta frequenza di obesità giovanile, e poi si corre ai ripari con sforzi psicologici dei ragazzi e economici dello Stato. Meglio mangiare di tutto un po"!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: