domenica 25 novembre 2018
Isabella, Massimo, Nicola, Niccolò, Rosanna sono cinque ragazzi di Matera, i primi quattro con sindrome di Down, l'ultima portatrice di altra disabilità. Dopo un percorso di formazione, è stata data loro la possibilità di firmare un contratto di lavoro a tempo indeterminato con la Cooperativa "Oltre l'Arte", che gestisce da dieci anni nella Città dei Sassi le visite guidate e circuito urbano delle Chiese Rupestri e dei beni ecclesiastici. Presso la sede della Curia i giovani neo-assunti hanno sottoscritto il loro contratto di lavoro nel corso dell'incontro "Molto più di una firma, molto più di un lavoro", presieduto dall'arcivescovo di Matera ed Irsina , Giuseppe Caiazzo.
«È un momento di gioia assoluta per noi operatori, per i ragazzi e le loro famiglie – ha detto la presidente della Cooperativa "Oltre l'Arte", Rosangela Maino –. Non capita spesso di dare la possibilità a ragazzi portatori di una disabilità di conquistarsi un posto di lavoro. Nei mesi di formazione è stata importante la loro presenza in mezzo a noi – ha raccontato Maino –. Per noi il lavoro è un diritto di tutti, dunque la valorizzazione delle diversità rappresenta un fondamento delle attività della nostra cooperativa».
Per monsignor Caiazzo, «questa bella esperienza umana e lavorativa siamo certi che troverà risonanza ed eco nell'ambito degli eventi di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, ma auspichiamo che possa concretizzarsi anche in altre realtà della nostra regione e del Paese». La Cooperativa "Oltre l'Arte" è stata fondata da sette ragazzi nell'ambito del Progetto Policoro promosso dalla Conferenza episcopale e in questi anni ha avuto lo scopo di creare lavoro e promuovere solidarietà nei territori di riferimento.
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