Martiri senza paura nella Roma antica
mercoledì 10 luglio 2013
I loro fidanzati avevano scelto di abbandonare la fede, spaventati dalle crescenti persecuzioni, ma Rufina e Seconda sapevano che questo per loro avrebbe significato perdere il centro del loro cuore, rimanendo senza nulla da donare ai loro promessi sposi. Nessuna minaccia o promessa le piegò e insieme, da sorelle quali erano, andarono verso il martirio. Catturate sulla via Flaminia, si tentò in ogni modo di far loro rinnegare la fede; all'ennesimo rifiuto, furono condotte sulla via Cornelia, al decimo miglio, e uccise: Rufina venne decapitata e Seconda bastonata a morte. La loro testimonianza ha contribuito a rendere salde le radici di fede della Chiesa romana dei primi secoli.Altri santi. San Pietro (Vincioli) da Perugia, monaco (X-XI sec.); san Canuto IV, re di Danimarca (1040-1086). Letture. Gen 41,55-57;42,5-7.17-24; Sal 32; Mt 10,1-7. Ambrosiano. Gdc 2,18-3, 6; Sal 105; Lc 9,51-56.
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