Per un battezzato rimanere senza l'Eucaristia è come per una pianta restare senza radici
mercoledì 12 febbraio 2020
Non è proprio possibile vivere senza celebrare il Signore, perché rinunciarci sarebbe come tagliare le radici a una pianta, seccare una sorgente che alimenta un popolo. Questa consapevolezza animò davanti al persecutore i 49 santi martiri (tra cui 19 donne) di Abitiania, città dell'Africa Proconsolare. In quegli anni - la vicenda si colloca tra la fine del III secolo e l'inizio del IV - l'imperatore Diocleziano aveva scatenato una dura repressione contro i cristiani obbligando il clero a consegnare i libri sacri e vietando le riunioni. Ma il gruppo di Abitinia, guidato dal sacerdote Saturnino, aveva sfidato il divieto, riunendosi di nascosto per l'Eucaristia. Scoperti, furono arrestati e poi inviati a Cartagine dal proconsole Anulino, davanti al quale, durante gli interrogatori, tutti dichiararono di non poter rinunciare alla celebrazione domenicale. Per questo essi vennero incarcerati e martirizzati: alcuni furono giustiziati, altri, forse, morirono di fame e per le torture della prigionia.
Altri santi. San Damiano di Roma, martire; beato George Haydock, sacerdote e martire (1556-1584).
Letture. 1Re 10,1-10; Sal 36; Mc 7,14-23.
Ambrosiano. Sir 38,34c-39,10; Sal 62 (63); Mc 8,1-9.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI