Il suo vero «utile» da imprenditrice era la carità e la cura dei bisognosi
domenica 15 dicembre 2019
La vera impresa è quella che genera l'unico utile che conta: la carità. La figura di santa Maria Crocifissa Di Rosa, al secolo Paola Francesca, oggi offre uno spunto per riflettere sul nostro modello di economia: è in grado di prendersi degli ultimi? Nata a Brescia nel 1813, Paola era figlia di un imprenditore bresciano e di una nobile bergamasca. Orfana di madre a 11 anni, studiò al collegio della Visitazione e tornò a casa a 17 anni, dopo aver emesso voto di castità. Il padre, che sperava per lei in un buon matrimonio, la mandò a dirigere la fabbrica di filati di famiglia. Assieme ad alcune compagne Paola organizzò il nucleo delle Ancelle della carità, congregazione che fu approvata nel 1851 e che si occupava di aiutare i bisognosi, assistere i malati e curare la formazione delle ragazze. Nel 1852 la fondatrice emise i voti prendendo il nome di Maria Crocifissa. Morì nel 1855.
Altri santi. Santa Virginia Centurione Bracelli, vedova (1587-1651); beato Carlo Steeb, sacerdote (1773-1856).
Letture. III Domenica di Avvento. Is 35,1-6.8.10; Sal 145; Gc 5,7-10; Mt 11,2-11.
Ambrosiano. V Domenica di Avvento. Mi 5,1; Ml 3,1-5a.6-7b; Sal 145 (146); Gal 3,23-28; Gv 1,6-8.15-18; Gv 1,6-8.15-18.
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