martedì 27 ottobre 2015
La Roma è prima ma non si esalta: per prudenza - il passato insegna - cerca di tenere un profilo basso; e non è neppure entusiasta anche se è sola: le manca la Juve. Come altre signore in prima fila candidate allo scudetto - dico Napoli e Fiorentina - per godere deve per forza confrontarsi con la Nemica. E batterla. Che trionfo sarebbe se gli avversari potessero dire «bella forza vincere senza la concorrenza della Juve»? Situazione paradossale ma vera: si corre più forte con la zebra nel motore. Ma nel frattempo è importante approfittare di questa assenza che, secondo Allegri, potrebbe protrarsi fino a primavera. Garcia e i suoi ragazzi sperano naturalmente di potersi trovare nel gran finale con lo stesso distacco che la Roma di Capello inflisse alla Juve nel 2001: era il 6 maggio quando Nakata segnò insieme a Montella i due gol del pareggio a Torino e i giallorossi ipotecarono il tricolore. Ne ha appena parlato anche Capello a chi gli ricorda quel successo che Garcia dovrebbe inseguire dotandosi delle sue stesse armi, lavoro e concentrazione; il francese non ha neppure bisogno di fingere di detestare la Signora, come fece don Fabio (già bianconero da giocatore epperciò futuro allenatore), per caricare vieppiù i giallorossi: la scorsa stagione prima la batosta del Bayern in Champions (1 a 7) , poi la sfida di Torino guastata dall'arbitro Rocchi finirono per mandare la Roma in crisi. Adesso non è che in Europa stia andando molto meglio mentre è forte e sicuro il suo passo in campionato, agevolato da una qualità vecchio stile: possiede due ali velocissime e precise, Gervinho e Salah, e un giocatore/bandiera come De Rossi che da' fiducia ai compagni rappresentando anche Totti. Premessa la paradossale voglia di Juve, la squadra di Garcia, dopo aver battuto la Fiorentina, deve ancora fare i conti con Inter, Lazio e Napoli che incontrerà in sequenza il 31 ottobre, l'8 novembre e il 13 dicembre. Con tutto il rispetto per i nerazzurri, non mi stupirei se nel migliore dei casi strappassero alla Roma il quinto pareggio; né vedo particolari difficoltà per il derby giocato in casa con una Lazio altalenante fra batoste esterne e trionfi casalinghi; forse decisivo il confronto con il Napoli che vanta un attacco strepitoso guidato da un Higuaìn più forte di sempre ma soprattutto una straordinaria qualità di gioco che rende tutto più facile anche a centrocampo e in difesa; penava con le provinciali, il Napoli: la vittoria con l'ottimo Chievo ha allontanato anche l'ultimo fantasma. Dedico queste note a chi parla di un campionato mediocre forse perché manca ancora la Juve, forse perché il Sassuolo può essere fermato solo dagli arbitri. È già un bel torneo, diventerà bellissimo al girar dell'anno. A proposito, i fan della Roma nutrono la loro passione anche di un evento straordinario: l'ultimo scudetto fu introdotto dal Giubileo 2000/2001, a giorni s'annuncia il Giubileo 2015/2016...
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