sabato 29 aprile 2006
Novità: disparate, e anche un po' disperate. Partiamo dal piccolo. Mercoledì, lancio di Agenzia - dico il peccato, non il peccatore, ma non è né Ansa, né Agi - alle 11.22, con il sunto del Papa che, all'udienza, ha spiegato l'importanza della "Tradizione" che vive nella Chiesa grazie al dono perenne dello Spirito Santo: "Papa: la Chiesa vive nei secoli grazie alla Tradizione che non cambia mai". Ribadito nel testo: "La Chiesa è ancorata alla Tradizione che si trasmette nei secoli e che non muta". Chiaro il malinteso. In realtà ciò che non muta è il "deposito della fede", e la Tradizione è quella realtà viva nei secoli che continuamente trasmette e traduce, senza tradirlo, proprio il "deposito della fede". La fede, uguale e diversa nel tempo, tradotta sempre e mai tradita grazie allo Spirito. È il senso del famoso n. 8 della "Dei Verbum", e del resto il Papa stesso aveva appena detto: "La Tradizione non è collezione di cose morte, ma fiume vivo che ci collega con le origini, il fiume che ci porta al porto della eternità". Non è una minuzia: dire che la Tradizione "non cambia mai", perciò, è per lo meno equivoco, e dà un'idea sbagliata della sostanza della fede. Passiamo ad altro. "Diritti umani alle scimmie" La Chiesa contraria": dalla Spagna titolo del "Corsera" (26/4). Elementare: il progresso laico aprirebbe un futuro luminoso, ma la Chiesa, come sempre è per l'oscurità. E su "Libero" (2/4) puntuale e autorevole l'allarme dei radicali: "L'Unione sulla brutta strada: attenti alla camera da letto". È tradimento: scovati cattolici candidati nell'Unione! Diritti umani? Alle scimmie sì, ai cattolici no!
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