sabato 10 ottobre 2009
«Questioni di vita e di morte»: ieri ("Unità", p. 18) Luigi Manconi chiede perentorio al Pd «una grande manifestazione di massa» su biotestamento, eutanasia e dintorni, certo che su questi temi «la gran parte della società italiana» la pensa come Marco Pannella e quasi tutti i giornali in edicola, all'opposto del «Centrodestra» che, pur «maggioranza parlamentare», in materia rappresenta «un'esigua minoranza». Perciò tutti in piazza a chiedere interruzione di alimentazione e idratazione ai malati, eutanasia libera e assistita e, ovvio, di rimbalzo vero matrimonio per coppie di fatto anche omosessuali, adozioni a single ecc.! Che dire? È la conferma che all'"Unità" e vasti dintorni " visto qui ieri negli elogi ammirati della venditrice di veleno al Cointreau per farla finita " si è «affascinati» dall'idea che su vita, morte, famiglia e altre bazzecole, la legge debba sempre e solo consacrare ogni libertà individuale. Ci pensi e ti viene un dubbio. Quanti malati terminali hanno davvero assistito, di persona fino alla fine, certi pur patentati maestri di pensiero ora suggeritori di iniziative politiche? Sanno che due anni fa all'Istituto italiano tumori di Milano su 40.000 malati risultavano solo 4 (0,01%) richieste di eutanasia, e gli altri chiedevano cure antidolore e vera assistenza affettuosa? E perché sono sicuri che «gran parte della società» la pensa come loro, se essa poi nei fatti, purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista, vota questo Centrodestra, o pur non votandolo risulta attenta a Papa, vescovi e tanti fedeli adulti, che la pensano in modo diverso? Mistero: un po' buffo"
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