giovedì 10 novembre 2016
Il figlio disabile sogna di laurearsi in criminologia e la madre studia e si laurea con lui. È accaduto alla facoltà di scienze politiche, con specializzazione in sociologia, dell'università di Bologna, sede di Forlì. Nadir Volpato, neodottore in criminologia, dopo il diploma dovrebbe fermarsi nello studio, perché è soggetto a difficoltà comunicative, causate dalla sindrome di West, una forma di epilessia che provoca problemi psicomotori. Manifesta però un forte desiderio: iscriversi all'università per studiare criminologia, anche se ha bisogno di un continuo sostegno. Racconta la madre, Maria Luisa Valentini: «Mi sono iscritta anch'io alla stessa facoltà per seguirlo e aiutarlo». Non sono mancate le difficoltà nei tre anni di studi, ma la coppia madre-figlio di Vicenza ha sempre trovato aiuto e comprensione negli altri studenti, nei docenti, nell'università e nell'azienda pubblica Ergo di Bologna, che eroga borse di studio. «Abbiamo trovato perfino una ragazza che si è alternata con me per dare una mano a Nadir», dice ancora la madre. Il giovane ha seguito anche un tirocinio di 150 ore presso la Caritas di Forlì-Bertinoro, al Centro di ascolto, giocando con i bambini delle ragazze madri, e alla mensa serale, distribuendo pasti a profughi, immigrati e bisognosi. «L'esperienza – racconta la madre – gli è servita molto, per conoscere altre situazioni di disagio e relazionarsi». E il direttore della Caritas, Sauro Bandi, aggiunge: «È stata una bella esperienza anche per tutti i nostri volontari». Dopo la triennale, Nadir e la madre si sono già iscritti alla laurea magistrale, perché il giovane sogna una carriera come ricercatore.
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