Madre di Costantino, in Terra santa “fortificò” la memoria nelle basiliche
venerdì 18 agosto 2017
Coltivare la memoria non è un mero esercizio riservato ai nostalgici ma un compito ineludibile che riguarda tutti e che sta alla base dello sviluppo, del progresso e della giustizia. Ecco perché il debito che oggi abbiamo nei confronti di sant'Elena è particolarmente importante: fu questa donna, infatti, madre dell'imperatore Costantino, a far costruire alcune delle basiliche più importanti in Terra Santa. E la custodia di quei luoghi è una delle missioni attraverso le quali la Chiesa ancora oggi si mette a servizio dell'intera umanità. Nata in Bitinia nel III secolo, Elena fu ripudiata dal marito, il tribuno Costanzo Cloro, per volere dell'imperatore Diocleziano. Il figlio Costantino, però, riuscì a conquistare la guida assoluta dell'Impero nel 324 e lei si mise all'opera perché i segni che portavano la memoria dei fatti narrati nel Vangelo non andasse perduta. Morì nel 330.
Altri santi. Sant'Agapito, martire (274); sant'Alberto Hurtado Cruchaga, religioso (1901-1952).
Letture. Gs 24,1-13; Sal 135; Mt 19,3-12.
Ambrosiano. 1Re 12,26-32; Sal 105; Lc 11,46-54.
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