domenica 31 marzo 2013
C'è chi, a ragione, si preoccupa dei "femminicidi" e chi, invece, pensa alla donna come a un puzzle o a una costruzione di Lego fatta di pezzi intercambiabili. Il Giornale (giovedì 28) presenta «la femmina dei sogni» (e già «femmina» sembra indicare una sottospecie della donna) come un mosaico in cui ogni parte del corpo è una tessera da incastrare al posto giusto: «Macché nasino alla francese, ora va di moda quello con la punta di Kate» (cioè di Catherine Middleton, moglie del principe William). Ma ecco «l'identikit da portare al chirurgo», come se fosse un meccanico fornito di pezzi di ricambio. Nel capoluogo lombardo si è appena chiusa la «Settimana dell'International Biennale Milano Masterclass» (da sabato 23 a martedì 26), che ha «confermato le nuove tendenze della medicina estetica: "Si sta passando da punte triangolari, affilate e supportate da innesti strutturali (cartilaginei) prelevati dal setto nasale o dalle costole a una punta morbida con contorni meno squadrati e una naturale flessibilità"». Non basta: «Ci sono occhi, glutei, seni, cosce, labbra, addome: ogni parte del corpo ha una sua musa ispiratrice». Insomma, «per essere perfette oggi» occorrono «il profilo della Middleton, il naso di Elisabetta Canalis, il lato "B" di Belén Rodríguez o di Jennifer Lopez, il sorriso di Micaela Ramazzotti, il seno di Elena Santarelli e la bocca della Monica Bellucci o di Laura Chiatti». Una specie di pupazzo da realizzare con la scatola di montaggio e un'attività che non conosce crisi: l'intervento di mastoplastica è aumentato del 2% rispetto al 2011.TENEREZZA MANIFESTASulla scia dell'attenzione agli insegnamenti di papa Francesco, di cui questa rubrica si è occupata domenica scorsa («Bisogna non aver paura dell'amore e della tenerezza»), il manifesto approfondisce il tema: «La tenerezza del Papa interpella anche i "laici" sulla necessità di cambiare le modalità del confronto politico. Perché i mezzi rispettino i fini». La tenerezza, però, ancora «non trova asilo nella nostra politica», perché «la modernità e la secolarizzazione l'avevano messa in cantina», ritenendola «poco adatta all'uomo prometeico e al suo ruolo di dominatore del mondo». Invece «la tenerezza può innescare un vero cambiamento a partire dalla politica, dove vige la legge contraria»: l'avversario «è un nemico da abbattere», ma così «il mondo della politica mostra la sua debolezza». Poi, però, sciupando il proprio pensiero, il manifesto scarica il dovere della tenerezza sui grillini, i quali «tra i punti del loro programma dovrebbe introdurre questo sentimento. Sarebbe un buon segnale per la nuova politica». Giusto, ma perché con la tenerezza non comincia il manifesto?L'ECONOMIA CHISSÀPoiché il nuovo Papa, nella sua costante preoccupazione per i poveri, è attento alla situazione economico-sociale dell'Argentina, l'avvocato Alessandro De Nicola, esprime sull'Espresso i suoi dubbi: «Il Papa è nuovo, la sua economia chissà». E spiega: «La dottrina sociale della Chiesa è abbastanza chiara negli obiettivi che persegue, ma non altrettanto sui mezzi concreti con cui raggiungerli». Il fatto è che il Papa fa il Papa, non l'economista e indica gli obiettivi; e che la Dottrina sociale è una Dottrina e non un manuale, ma affida ai laici il compito di applicarla ai casi concreti con la carità della politica.
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