mercoledì 14 dicembre 2022
Ieri mattina nevicava ad Alessandria, dando tutt’intorno un senso di pace. «Purificami o Signore, sarò più bianco della neve» recita un canto antico, che forse verrà intonato domani nella chiesa di San Giuseppe Artigiano al quartiere Cristo di Alessandria, per celebrare il primo funerale della tragedia che domenica mattina ha sconvolto la città, con la morte di tre ragazzi fuggiti da un controllo dei carabinieri. Alla guida c’era Maruan Naimi, di origine marocchina, che guidava un Van con 6 amici a bordo, reduci dai festeggiamenti per la promozione del Marocco alle finali dei Mondiali. Per domani il Comune ha indetto il lutto cittadino, mentre le luci natalizie nel quartiere Cristo, vicino a casa mia, si sono spente. Leggo il resoconto annuale del Censis sullo stato di salute dell’Italia e Giuseppe De Rita parla di un Paese in preda alla malinconia che fa rima con apatia, alimentata da un eccessivo “soggettivismo etico” che apre al narcisismo. Quali siano le cause è tutto da studiare, ma certamente la pandemia ha favorito più chiusure che aperture all’altro. E allora si resta esterrefatti dalla reazione razzista ospitata sui social, contro la famiglia di Maruan, che non può certo avere colpe se un figlio alla guida di un’auto decide di fuggire a 120 all’ora su una strada che consente una velocità di 50. Fra le vittime c’era anche Lorenzo Pantuosco, 23 anni, figlio dei titolari di una pasticceria di Spinetta Marengo, che produce i tipici cannoncini sottili e fragranti. Sono un simbolo di festa per chi vive in questa città dove la pasticceria ha una tradizione radicata, codificata dalla Denominazione comunale. Ma alla “Dolce Vito” le luci sono spente e un cartello dice: «Chiuso per grave lutto». Torno alla neve e penso che ci sia bisogno di silenzio, ora e nei prossimi giorni, quando madre Chiesa ci inviterà a farlo, durante le esequie che proseguiranno fino a venerdì. Come riprendere la vita? Come uscire da quell’apatia a cui tutto sembra riportarci? Sono domande forti che sempre emergono davanti a un lutto e una tragedia. E ad Alessandria ne abbiamo viste: dall’alluvione del 1994 che uccise 20 persone alla tragedia dei pompieri morti davanti all’esplosione di una casa a Quargnento. Io so solo che nei prossimi giorni passerò davanti a quella pasticceria con la speranza di vedere la luce accesa: si avvicina il Natale, che è la festa della partecipazione alla vita, e anche un dolce, se gustato con riconoscenza per la vita, rappresenterà questa cifra cui siamo chiamati nonostante tutto. Al contrario, il consumismo apatico non ci lascerà nulla. © riproduzione riservata
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