mercoledì 12 dicembre 2007
Lupus con le traveggole. In questi giorni tutto pare sbilenco. C'è chi ci fa, fingendo spavaldamente, o c'è, e allora non capisce la differenza tra pensare che un comportamento non sia giusto e fare violenza contro chi lo adotta. Leggi tanti giornali, quasi tutti, e trovi che per loro, se uno oggi osa citare un passo di San Paolo in tema di comportamenti sessuali, dei suoi tempi e anche dei nostri, dovrebbe finire sotto processo. La loro "libertà" obbliga al carcere! Se uno poi entra in uno studio Tv e lì insulta ferocemente a sangue un collega che ne è appena uscito, dovrebbe essere ringraziato e lodato anche dall'insultato. La loro "libertà" obbliga a prendere schiaffi " e ben peggio " in piena faccia! Se il presidente del Senato e un ex presidente della Camera, dopo un dibattito organizzato alla Pontificia Università del Laterano, si incontrano al Senato insieme ad un ministro e ad un segretario di partito è giusto ("Repubblica", ieri, p. 11) che siano sospettati di chissà quale imbroglio, perché " orrore! " sono tutti e quattro a modo loro "cattolici". Il titolo segnala anche che tra loro c'è "un asse sul" tedesco"! Non sarà interferenza vaticana? La loro "libertà" obbliga a tutti i sospetti! Se infine, anzi all'inizio, una senatrice decide un voto in coscienza, tutta sua e come crede giusto, è giusto chiederle a brutto muso, in pagina e col frustino in mano, se per caso non ha ricevuto una telefonata di un vescovo o di un prete. La loro "libertà" obbliga a telefonate rigorosamente laiche! Chi parla coi preti va espulso. E su queste indignazioni da Carnevale, ma prima di Natale, si ferma l'Italia.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI