sabato 26 novembre 2011
Novità su "Repubblica" nei confronti dei "cattolici". Da un po', alle bacchettate del "postino" Augias, Adriano Prosperi aggiunge ammonizioni e lezioni: anche di Bibbia. Il 19 scorso monito ai ministri cattolici del nuovo governo: siate «cattolici adulti»! Da quelle parti indica l'obbligo di pensare e dire sempre il contrario di ciò che pensano e dicono i vescovi. Senza eccezioni. Se uno dà ragione al vescovo, ma "Repubblica" e Prosperi pensano diversamente, allora forse è cattolico, ma non adulto. Cresca, e poi se ne riparla! E ieri a p. 55 – sempre Prosperi, ma con accanto l'esperto Mauro Pesce già docile perito per Augias e perciò, cattolico o meno, di sicuro "adulto" – ecco la lezione di Sacra Scrittura. Titolo: "Debiti, giustizia, colpa: le vere parole di Gesù". Per Prosperi e Pesce Gesù, nella formula del Padre Nostro sulla «remissione dei debiti», non alludeva minimamente ai "peccati" intesi dal Catechismo… Figurarsi se il Catechismo ne azzecca una! E allora? Allora – sentenzia Prosperi appoggiato su Pesce – per capire «le vere parole… bisogna partire dal fatto che Gesù di Nazaret non era cristiano, ma ebreo». Quindi nessuna allusione, neppure alla lontana, «ai sacramenti del battesimo e della confessione», ma solo al giorno dell'«espiazione ebraica», Yom Kippur, il giubileo ebraico! La prova provata? Tutto «documentato nei manoscritti del Mar Morto». E allora? Allora il cristianesimo – ovvio: dal Battesimo all'Unzione degli infermi – è tutto fondato su fantasie successive, non certo su Cristo, che «non era cristiano». Punto! Suona la campanella! È finita la lezione di "Repubblica": Ri/Creazione! Una nuova Bibbia: per adulti!
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