giovedì 5 maggio 2011
«Ratzinger" L'anima in forma di chitarra»: ironico fin dal titolo "il manifesto" (28/4, p. 11) con lezione di filosofia di Franca D'Agostini al Papa. Ecco l'esordio: «Ma il papa, Benedetto XVI, Joseph Ratzinger (3 volte: ne basterebbe una, ndr) crede nell'immortalità dell'anima?». Risposta subito benevola: «Probabilmente sì, visto il mestiere che fa, ma"». Con «ma» subito spiegato: «Alla luce delle sue recenti dichiarazioni c'è qualche ragione, se non di dubitare, per lo meno di essere perplessi». Ha letto, lei, che il Papa in tv per rispondere alla «madre di Francesco, dal 2009 in stato vegetativo», ha utilizzato «la metafora della chitarra con le corde spezzate» e pensa di impartirgli la sua "lezione filosofica": quella è «metafora antica» già nel "Fedone" di Platone, ma usata dai materialisti per negare l'immortalità dell'anima, e Socrate replica loro affermando la preesistenza dell'anima. L'uso della metafora, perciò, da parte del Papa è quasi «materialista», e per la D'Agostini «rivela tutta la fragilità della filosofia ufficiale del cattolicesimo"». Leggi e pensi che quanto a filosofia D'Agostini è ferma al "Fedone" di Platone, e ignora tutto del dopo, anche ogni filosofia, ufficiale o meno, del cattolicesimo. Provi a leggere in proposito, tra tanti, un piccolo filosofo e teologo che 15 secoli dopo Platone parla, nella "Summa Theologiae" (I/II, q. 2 e ss), del «principio di individuazione» dell'uomo dato dalla «materia (sic!) nella sua quantità designata», affermando il profondo legame tra corpo e anima, fino a prospettare quasi un'esigenza razionale della «resurrezione della carne». Si chiamava Tommaso d'Aquino. Il "papa, Benedetto XVI, Joseph Ratzinger" lo ha già letto. Poi se ne riparla"
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