sabato 2 aprile 2011
Lupus divertito con indovinello. Ieri, prima pagina e grande "apertura" sulla guerra in Libia: «Dubbi cinesi sui raid». Di spalla, «Le forze di Ouattara occupano la capitale ivoriana», sulle tragedie africane, in particolare in Costa d'Avorio. Lì sotto, «Mare sempre più contaminato a Fukushima» (5 colonne), e «Profughi messicani del narcotraffico» (2 colonne e grande foto). Non basta: p. 2, «Timori di una guerra monetaria, deficit alle stelle in Portogallo», e altro simile. P. 3, «Appello di Ban Ki-moon per la pace in vicino Oriente», «Il discorso di Assad», sulla grave situazione in Siria, «Raul Castro pronto al dialogo con gli Stati Uniti», ecc. Alle pp. 4 e 5 tanta cultura da Francia, Roma e ancora Africa. A p. 6 grandi temi sui rapporti tra grandi religioni del mondo, «Cattolici e Ortodossi», «La fede e l'ecologia», «Metodisti e cattolici in Eritrea», estremismo islamico in Pakistan. A p. 7 "laicità" in Francia, il rifiuto dell'islamofobia negli Usa e a p. 8 fra altro «Cristiani e buddisti in pace"». Ma che giornale sarà mai? Dico subito che non decanto quello su cui sto scrivendo ...Ma allora è una succursale italiana di "Le Monde", o "Liberation" con qualche vena religiosa in più? Torno alla prima, "Nostre informazioni", con le udienze papali e in fondo all'ultima un trafiletto, "Nuove tariffe postali in Vaticano". In Vaticano? Già: è "L'Osservatore Romano"! Ma come? Ma non dicono, e spesso scrivono anche, che è solo giornale di sagrestia e curia clericale, che in Vaticano si pensa solo alla Chiesa di mondo e al massimo agli affari italiani? Eccome! Lo scrivono spesso con burbanzosa sicurezza ostentabile solo da chi non l'ha mai letto. I nomi riempirebbero una pagina"
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