Malpelo ci prende gusto. Ancora qualche "perché". Perché sul "Corsera", pagina "giochi", rubrica "Le bollicine", spesso si attacca la religione come tale, col pretesto di "notizie" date senza fonti e senza prove? Giovedì 22, per "una prova usata nel Medioevo per stabilire se l"imputata era effettivamente una strega", sta scritto che la legavano mani e piedi in modo strano e la buttavano nell"acqua: "se galleggiava era serva del demonio, se annegava no". Ovvio: se galleggiava, poi la bruciavano" Davvero? E come lo sa, "Bollicine"? E se Malpelo scrivesse che al "Corsera" ci sono stati tanti omicidi, senza chiarire se se ne parlava in Cronaca, o se erano avvenuti proprio in redazione? E sabato 24, ancora per "Bollicine", in Colombia c"è "una Madonna protettrice dei sicari". Prima di uccidere qualcuno i killer vanno al santuario e "fanno bollire i proiettili in acqua benedetta". Cercasi fonte. Non dell"acqua benedetta, ma della "bollicina", che ricorda un vecchio film, "Ladro lui, ladra lei". Ma quella era arte, e fantasia. Qualche fantasia anche in pagina, su "Libero" (22/8): "Manca il parroco, una donna dice messa". Nel pezzo Monica De Santis parla proprio di "celebrar messa", e di "prete donna". Non capisce i termini, ma non si documenta: inventa. È una sorpresa in pagina. È capitato anche al grande Guido Ceronetti. Nel giorno del suo compleanno "La Stampa" gli fa gli auguri a p. 23, ma a p. 1, nel suo "Senza Luogo" gli infila "eccheggiare", una c di troppo, per "echeggiare". Senza rispetto. Non sta bene comunque"
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