mercoledì 28 agosto 2002
Malpelo ci prende gusto. Ancora qualche "perché". Perché sul "Corsera", pagina "giochi", rubrica "Le bollicine", spesso si attacca la religione come tale, col pretesto di "notizie" date senza fonti e senza prove? Giovedì 22, per "una prova usata nel Medioevo per stabilire se l"imputata era effettivamente una strega", sta scritto che la legavano mani e piedi in modo strano e la buttavano nell"acqua: "se galleggiava era serva del demonio, se annegava no". Ovvio: se galleggiava, poi la bruciavano" Davvero? E come lo sa, "Bollicine"? E se Malpelo scrivesse che al "Corsera" ci sono stati tanti omicidi, senza chiarire se se ne parlava in Cronaca, o se erano avvenuti proprio in redazione? E sabato 24, ancora per "Bollicine", in Colombia c"è "una Madonna protettrice dei sicari". Prima di uccidere qualcuno i killer vanno al santuario e "fanno bollire i proiettili in acqua benedetta". Cercasi fonte. Non dell"acqua benedetta, ma della "bollicina", che ricorda un vecchio film, "Ladro lui, ladra lei". Ma quella era arte, e fantasia. Qualche fantasia anche in pagina, su "Libero" (22/8): "Manca il parroco, una donna dice messa". Nel pezzo Monica De Santis parla proprio di "celebrar messa", e di "prete donna". Non capisce i termini, ma non si documenta: inventa. È una sorpresa in pagina. È capitato anche al grande Guido Ceronetti. Nel giorno del suo compleanno "La Stampa" gli fa gli auguri a p. 23, ma a p. 1, nel suo "Senza Luogo" gli infila "eccheggiare", una c di troppo, per "echeggiare". Senza rispetto. Non sta bene comunque"
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