sabato 25 maggio 2013
Talvolta basta poco, per capire tutto: per esempio che c'è chi… capisce poco, o niente, almeno in certi campi. Ed ecco "L'Espresso" in edicola (30/5, p. 21) ove leggi un temerario giudizio di Beppe Grillo su Papa Francesco: «Populista, un po' qualunquista». Un lampo: con l'«un po'» di troppo è un autoritratto! Vai avanti e l'altro ieri ("Repubblica", p. 10) leggi la sentenza di Nadia Urbinati sul problema del cosiddetto referendum bolognese di domani. Sicurissima: «I soldi pubblici debbono andare alla scuola pubblica, che è la scuola di tutti». Ha capito, lei? Ricordi (qui, 29/3) che aveva sentenziato che Benedetto XVI aveva "rinunciato" per favorire i voti cattolici alla lista Monti, leggi che insegna alla Columbia University e capisci: troppo lontana dall'Italia per capirne, lei, qualcosa di giusto. Infatti, sempre su "Repubblica", insiste sicura: «Le private sono tali fino a quando non sono finanziate dallo Stato». E già. Qualcuno – il direttore lo ha fatto, qui, ieri ancora una volta – le dovrà spiegare, da vicino però, che in Italia le scuole non statali sono finanziate, poco in verità, e costano un centesimo di quelle statali, e che oltre alle "private" tout court ci sono le "paritarie" che fanno parte del sistema pubblico di istruzione. Lo so: il compito è gravoso, ma c'è qualche speranza, perché sempre lei, sempre lì, lamenta che «la disputa è troppo ideologica». Verissimo. Se dunque l'ideologia è un'idea, che in sé può anche essere giusta, ma che viene utilizzata solo per imporsi a forza, violando la parità dei diritti altrui, allora questa è l'unica cosa giusta che ha detto non solo nell'occasione, ma forse nel contesto degli ultimi anni. Dunque, anche per chi talora pare aver capito poco o niente, e dimostra di avere per la testa altri "grillo" parlanti, c'è sempre una speranza di riserva per allontanare il collodiano scarpone sul muro.
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