martedì 22 marzo 2011
Dicono che i "laici" autentici sono quelli "senza pregiudizi". Favole! Sabato qui ricordavo il pregiudizio fondamentale per il quale su "Repubblica" (16/3, p. 34), rispondendo a un lettore, Augias ripete che fede religiosa e ragione sono assolutamente inconciliabili. Per lui ogni «credente» è come tale «infantilmente superstizioso» e «irrazionale». Finito? Macché! Subito dopo egli a conferma scrive che nel suo ultimo libro «anche il Papa ha dovuto prendere atto» della cosa scrivendo che «nelle risposte dei Vangeli ci sono differenze». Vera conferma? Sì, ma del pregiudizio di chi non ha ancora capito che se i Vangeli canonici sono quattro, e non uno solo, è proprio perché «ci sono differenze», di autore, di luogo, di destinatari, di stile letterario, di ambiente, di fonti ecc. Ma non basta. Poiché il lettore ricordava il tradimento di Giuda, ecco che Augias afferma che Giuda è stato «lo strumento che permette ai fatti (e dunque alle profezie) di compiersi» e infatti nel «Vangelo di Giuda" Gesù stesso» dice a Giuda che il tradimento è necessario, e quindi egli aggiunge: «il Vangelo di Giuda fa parte dei cosiddetti apocrifi, il che non toglie alla ricostruzione una drammatica verosimiglianza». Altra bella trovata su cui riflettere: per Augias & Co. " tanti in giro in pagina su giornali e libri " i Vangeli canonici sono sicuramente costruzioni ideologiche successive e ingannevoli, in sostanza pieni di fantasie e miti infantili, per cui tutto è ben lontano dal vero, ma quelli "apocrifi", riconosciuti da secoli come fantasie e interpolazioni tardive sono "«drammaticamente verisimili»! Le fantasie laiche aggiustano tutto!
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