venerdì 5 febbraio 2016
Da simbolo e roccaforte della camorra a Centro polifunzionale per offrire opportunità ai giovani e sostenere le famiglie. Cambia così la grande villa nel cuore della Masseria Cardone e del quartiere Miano, periferia nord di Napoli tra Secondigliano e Scampìa. E diventa MianVilla, bene confiscato alla criminalità organizzata e assegnato dal Comune di Napoli alla cooperativa sociale Il Quadrifoglio, impegnata da anni in progetti di inclusione sociale sul territorio. Un'altra tappa del percorso di restituzione alla comunità di quelli che erano "luoghi del crimine".Le stanze, un tempo luogo di prigionia e di camorra, sono simbolo di libertà. Dove c'erano malaffare e violenza oggi ci sono laboratori di educativa territoriale che propongono ai ragazzi un percorso socio-educativo per rafforzare la socializzazione, le capacità di apprendimento e di motivazione allo studio, l'autostima e un'adeguata percezione di sé. Tra le attività più apprezzate dai ragazzi ci sono l'Atelier delle espressività, con laboratori di canto, ballo e recitazione, e la Pet Therapy con il cucciolo Nesis per i bambini con disagio emotivo e relazionale. Per i ragazzi, in prospettiva futura, formazione al lavoro nei laboratori di ceramica e di cucina e in quello multimediale. Anche se è calibrato per i più piccoli, il Centro è aperto anche alle famiglie e offre sostegno ai genitori anche con gruppi di auto e mutuo aiuto per le famiglie con disagio e problemi di difficili relazioni nella coppia e con i figli.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI