sabato 22 agosto 2020
Quando si apre il giornale al mattino non si cercano più le notizie sportive, quelle politiche, ma soprattutto si aprono le pagine dove si contano i nuovi ammalati, i deceduti, e c'è chi non sa ancora come organizzare la vita di ogni giorno della propria famiglia nei giorni futuri quando l'aria di vacanza sarà passata. Niente ancora li rassicura sul tipo di vita che gli sarà dato fare. Un senso di incertezza resta nell'animo. In realtà molte cose dipenderanno dal coraggio individuale di ognuno, dalla capacità di affrontare per il primo tempo situazioni incerte e inadeguate alle proprie capacità. È un tempo che assomiglia ai primi mesi di una guerra che sembra perduta, ma che si spera ancora poter vincere aumentando il coraggio e la forza. Il coraggio della ricerca, la forza di tenere lontano questo male affrontandone le richieste di attenzione, di qualche sacrificio, di non rendere difficile o inutile il lavoro degli studiosi che in silenzio hanno già consumato la loro vita. Ognuno di noi si accorgerà, chiuse le vacanze durante le quali ci eravamo illusi che tutto sarebbe stato finito nell'aria, nel sole, nel ballare, nel correre, quasi fosse un gioco, che ci restava il compito di vivere il nostro tempo con la serietà e il coraggio che ci richiede la nostra terra. Ora scopriamo anche quanto ne abbiamo abusato nei secoli del passato e quanto ancora la usiamo solo per le nostre comodità e vanità invece di lavorare per una umanità migliore. È vero, cerchiamo nei cieli qualcosa che ci aiuti a capire la ragione del nostro essere, ma per ora nessun alito di vita ci ha dato speranza delle nostre ricerche. Abbiamo finora scoperto solo immensità, potenza e silenzio. Questo dovrebbe portarci a mantenere con maggiore coraggio, amore, attenzione, dei quali ancora oggi in parte godiamo, la nostra madre terra.
Troppo spesso ne abusiamo, ne sfruttiamo le possibilità senza pensare a quanta bellezza le togliamo, a quanta natura distruggiamo senza prima consultare il nostro animo che è nato non per l'altezza dei grattacieli, ma per il disegno che le montagne lasciano nel cielo. L'intelligenza e il bisogno di novità ci aiuteranno di certo a godere dei mondì che nella loro grandezza ci sono attorno. La nostra terra ha piccolissime proporzioni a loro confronto, ma ha avuto la fortuna di essere abitata da menti che con il tempo migliorano le loro possibilità. Ciascuno di noi rappresenta un gradino verso la crescita dell'umanità, anche questa epidemia si capirà, più avanti nel tempo, come sarà stata necessaria o utile al nuovo cammino dell'umanità. Ora tutto ci sembra ingiusto e crudele. La realtà per l'uomo è il presente e il suo sguardo non ha ancora lungo spazio nel futuro, ma ognuno di noi lasciando la terra lascia il suo piccolo regalo per chi verrà domani.

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