La scelta profetica di consacrarsi a Dio ma continuando a vivere nel mondo
venerdì 27 gennaio 2023
Chi offre la propria vita a Dio è testimone profetico di quella chiamata all’Infinito di cui l’umanità intera ha sete. È in questo orizzonte, tra spiritualità, carità e profezia, che si colloca la vicenda umana di sant’Angela Merici, fondatrice della Compagnia delle Dimesse di Sant’Orsola. Il suo fu un progetto che offriva alle donne un ruolo nuovo nel caleidoscopio dei carismi. Le Orsoline, infatti, vivevano da consacrate nel mondo: una “terza via” inedita a quel tempo. Angela era nata a Desenzano nel 1474 in una famiglia contadina e ascoltò i primi testi di spiritualità dal padre. All’età di 15 anni rimase orfana di entrambi i genitori, dopo aver perso improvvisamente anche la sorella. Per 5 anni visse da uno zio a Salò, divenne terziaria francescana e intraprese una vita di preghiera. Alla morte dello zio si spostò a Desenzano, dove per un periodo si dedicò ai lavori domestici oltre che nei campi. Nel 1516, su richiesta dei francescani, si spostò a Brescia per assistere una vedova. Secondo la tradizione qui ebbe alcune visioni che le ispirarono la fondazione della Compagnia, anche se, prima di arrivare a questo passo, ufficialmente avvenuto nel 1535, compì numerosi viaggi e pellegrinaggi. La sua intuizione era chiara: le “dimesse” (chiamate così perché non indossavano l’abito delle monache) sarebbero state nel mondo segno della radicalità del Vangelo. La fondatrice continuò a vivere un’esistenza essenziale fino alla morte avvenuta a Brescia nel 1540. È santa dal 1807. Altri santi. San Vitaliano, Papa dal 657 al 672; san Gilduino, diacono (XI sec.). Letture. Romano. Eb 10,32-39; Sal 36; Mc 4,26-34. Ambrosiano. Sir 44,1;49,11-12; Sal 47 (48); Mc 5,21-24a.35-43. Bizantino. Eb 7,26-8,2; Gv 10,9-16. t.me/santoavvenire
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