mercoledì 18 agosto 2021
Matera e Potenza sono due città della stessa regione, ma se la prima è meta internazionale con tanta gente che ogni giorno visita i "Sassi" e passeggia cercando i punti panoramici, la seconda ha meno attrattive. Però rappresenta un buon punto di partenza per scoprire paesi bellissimi come Acerenza, con la cattedrale dedicata a san Canio che racconta una storia di difesa, con le vie concentriche a contorno di un luogo sacro dal 1080. Il giovane Vincenzo Tiri è partito da qui e i suoi lievitati sono stati premiati ovunque, fino al prossimo World Pastry Star. Ebbene, Vincenzo a Potenza ha aperto il suo Bakery&Caffè dedicato ai lievitati (dolci, pizza e pure gelati), creando una fila di gente, sotto le feste, per avere il panettone o la sua colomba. In un'altra piazza, Giuseppe Calabrese detto Peppone, volto di Linea Verde su Rai 1, ha aperto invece Cibò, dove cucina i piatti antichi della sua terra: il ruccolo, i ciambotti, il pane cotto e poi una teoria di prodotti raccolti dai piccoli artigiani della Lucania. Anche questo è un luogo accogliente, dove le soluzioni di design della moglie Damiana danno la sensazione di una rinascita. Non è la prima volta che scrivo storie di gente che ha abbinato alla qualità dei propri prodotti la ricerca della bellezza di un luogo, ridisegnando il genius loci. Con la forza di volontà, che è un atto d'amore per la terra che li ha generati, hanno saputo creare attrattive, portando gente a scoprire non solo un gusto dimenticato, ma anche la storia di luoghi, magari mortificati da un terremoto lontano che ha lasciato ferite.
A Bernalda, lo stesso si potrebbe dire del Giamperduto, hotel di campagna di raffinata accoglienza, di Cinecittà (hotel e ristorante), che resta un esempio di cosa significhi restituzione da parte di Francis Ford Coppola, legato alle proprie origini tanto da ristrutturare l'antico Palazzo Margherita. È così che la catena del gusto si infittisce: la pasticceria che fa le scorzette, il dolce tipico; il caseificio il Mastello che cucina fragranze; il panificio che usa il grano arso, fino alla fantastica gelateria Mivà. Chi premierà il valore che questi piccoli imprenditori stanno portando, riaccendendo la curiosità sul resto dei giacimenti storici di un Paese? Lo Stato dei migliori - vien da pensare - è fatto di queste microimprese, che il Covid, paradossalmente, ha solo potenziato. Ci vorrà pure un punto per parlare di rinascita e alimentare quella catena di gusto e bellezza che può far grande l'Italia, no?
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