La ricca eredità dell'ex cavaliere
giovedì 31 luglio 2014
Indicare l'eredità più importante di sant'Ignazio di Loyola è impresa ardua per la complessità e la vastità della pianta cresciuta dal seme piantato da questo testimone della fede di origine basca. Nato nel 1491, visse i primi 30 anni inseguendo gli ideali della vita cavalleresca. Ferito a una gamba nel 1521 cominciò un percorso tutto interiore che lo condusse a una radicale conversione. Da lì in poi le tappe si susseguirono velocemente fino ad arrivare nel 1534 a Parigi alla nascita del primo nucleo di quella che sarebbe diventata la Compagnia di Gesù. Il fondatore morì a Roma nel 1556: tra i doni più preziosi lasciati alla Chiesa universale ci sono i suoi "Esercizi spirituali".Altri santi. San Calimero di Milano, vescovo (III sec.); san Giustino De Jacobis, vescovo (1800-1860). Letture. Ger 18,1-6; Sal 145; Mt 13,47-53. Ambrosiano. Gdc 16,4-5.15-21; Sal 105; Lc 9,57-62.
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