La principessa destinata alla «gloria» che preferì il regno dell’amore di Dio
giovedì 2 marzo 2023
C’è un solo regno di cui vale la pena essere “sovrani” ed è quello di Dio, dove l’unica legge è l’amore per il prossimo. Per questo amore infinito decise di vivere sant’Agnese di Boemia, principessa corteggiata, che decise di offrire la propria vita per costruire nel suo tempo un frammento del Regno di Dio. Figlia del sovrano boemo Premysl Otakar I e della regina Costanza, Agnese era nata a Praga nel 1211, con un destino segnato: un matrimonio combinato per il bene della propria patria. A tre anni fu affidata alla duchessa di Slesia, santa Edvige, che l’accolse nel monastero di Trzebnica e la crebbe nella fede cristiana. A sei anni era di nuovo a Praga, accolta dalle monache premonstratensi di Doksany, dove venne istruita. Per cinque anni, dal 1220 al 1225 visse a Vienna, da promessa sposa di Enrico VII, figlio dell’imperatore Federico II di Svevia. Rotto il fidanzamento tornò a Praga e qui poté finalmente seguire il proprio cuore, dedicandosi alla preghiera e consacrando la propria verginità a Dio; un voto che venne riconosciuto da papa Gregorio IX. Grazie ai Frati Minori, Agnese venne a conoscenza di ciò che stava vivendo santa Chiara ad Assisi e decise di assumerla come modello di vita. Tra il 1232 ed il 1233 fondò a Praga l’ospedale di San Francesco e il monastero di San Francesco per le Sorelle Povere o Damianite, dove lei stessa entrò nel 1234. Poco dopo divenne badessa, vivendo un profondo carisma materno nei confronti delle consorelle. Morì nel 1282 ed è santa dal 1989. Altri santi. San Troade, martire (III sec.); sant’Angela de la Cruz, religiosa (1846-1932). Letture. Romano. Est 4,17k-u; Sal 137; Mt 7,7-12. Ambrosiano. Gen 5,1-4; Sal 118 (119),17-24; Pr 3,27-32; Mt 5,20-26. Bizantino. Aliturgico. t.me/santoavvenire
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