martedì 5 luglio 2011
«IIl nuovo Eldorado d'Europa»: giovedì "Repubblica" (lancio in prima e p. 31) celebrava la Polonia, nuovo «presidente dell'Unione Europea», che "Avvenire" (1/7, p. 16) chiamava «La turbo-Polonia». Normale, ma già domenica, ancora su "Avvenire", Liverani rilevava che davanti a certe notizie c'è chi «saliva»– da «salivare» – come il cane di Pavlov. Infatti sulla stessa "Repubblica", proprio in tema di Polonia c'era anche Irene Bignardi in una riedizione del "Pifferaio Magico di Hamelin". In questo caso, il "pifferaio" era Marius Szczygiel, polacco, classe 1966, giornalista, e l'incantata era l'Irene, grande esperta di cinema: Malpelo la ricorda sul set di Fellini a colloquio con padre Angelo Arpa, che ella definì «l'anima cattolica» del regista. Eccola che ora ci informa che il suo "pifferaio" polacco è entusiasta della "Cecoslovacchia"! E perché? Perché «questo paese mi ha mostrato che si può vivere senza religione, senza dio, e che la vita può essere comunque bella». L'incantata Irene non capisce e chiede chiarezza, che arriva: «In quanto polacco, e rappresentante di un posto in cui le foto del papa si vedono ovunque, anche (omissis, ndr), quando mi sono trovato lì mi sono sentito in paradiso. Finalmente libero». Insomma. Lui, ossessionato dalle foto del Papa, spiega ancora: «Per mia madre il fatto che io non creda è una tragedia». E ora è finalmente in paradiso? Sì, e perciò – notizia! – sta preparando un libro dal titolo: "Fatti il tuo paradiso"! Insomma: la Polonia, la madre, la Cecoslovacchia e il suo "paradiso". Lui suona il piffero e su "Repubblica" l'Irene lo segue incantata. Paradiso o burrone? Bel busillis…
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