La luce che trasforma il buio della sofferenza
martedì 14 agosto 2018
La follia dell'ideologia degli uomini aveva tentato di rinchiudere la grazia di Dio dentro la logica dei numeri: ma quello che per i nazisti era semplicemente il prigioniero 16670 del blocco 14, destinato al bunker della fame del blocco 13 per il quale si era offerto al posto di un altro prigioniero, in realtà mostrò ai compagni che la luce divina trasforma la più buia delle sofferenze. E così oggi il martirio di san Massimiliano Maria Kolbe continua a ricordarci che la dignità degli esseri umani viene prima di qualsiasi appartenenza. Questo prete polacco morto ad Auschwitz nel 1941 era nato a Zdunska Wola nel 1894. Francescano nel 1910, prete nel 1918, tra il 1930 e il 1936 fu missionario in Oriente. Fondò il “Cavaliere dell'Immacolata”, periodico da milioni di copie. Catturato dai nazisti, il 28 maggio 1941 arrivò ad Auschwitz, dove morì e venne cremato poche settimane dopo.
Altri santi. San Marcello di Apamea, vescovo e martire (IV sec.); santi Martiri di Otranto (1480).
Letture. Ez 2,8-3,4; Sal 118; Mt 18,1-5.10.12-14.
Ambrosiano. Ne 2,9-20; Sal 50; Lc 12,49-53.
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