sabato 17 settembre 2016
Lo sappiamo bene nella nostra esperienza quotidiana. La notte si ritira di fronte al giorno, che, a sera, lascerà ancora il posto alle tenebre e vengono inventate parole come aurora e crepuscolo per contenere il nostro pressappoco. Deve ben averci pensato Leonardo, quando inventò il chiaroscuro a matita, un nobile contributo ad una incertezza in più. Delimitare la verità in una sentenza, più che un'intelligenza è una pretesa da bietoloni. Se pensiamo alla rivoluzione francese, la ghigliottina taglia di netto il prima dal dopo, il bene dal male, la testa dal corpo. Prima l'ancien régime, poi liberté, fraternité, egualité. Chissà se noi, a partire da me, siamo consapevoli del ruolo della regina Maria Antonietta e del suo gran darsi da fare per consentire alle artiste donne di entrare nell'accademia. La durissima fatica delle artiste, e la quasi assenza totale delle donne dalla storia dell'arte fino a tutto l'800, debbono a questa emblematica reazionaria un aiuto importante per esistere. Di pari passo e se possibile, ancora più sorprendente, è il rapporto tra femminismo e rivoluzione francese. Se da una parte si arriva al blocco dell'ingresso delle pittrici nell'accademia, dall'altra le dirigenti del femminismo vengono addirittura decapitate. Nessun avversario, neanche Maria Antonietta, è mai da buttare per intero.
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