martedì 11 febbraio 2014
«Esci stasera?». «Forse, ma nn è siculo». «Allora sarà sardo...». Sms sbagliati: il più delle volte l'errore è divertente, talvolta imbarazzante, quando non decisamente sconveniente. Capita da quando tra noi e il destinatario dei nostri messaggi via cellulare – ma lo stesso capita con WhatsApp, iMessage, WeChat... – si è messo di mezzo il "T9", il famoso/famigerato sistema di correzione automatica. Il quale, però, non si limita a snidare l'errore, ma completa la parola anticipando il pensiero di chi sta ticchettando sulla tastiera. Nella maggior parte dei casi il "testo predittivo" funziona, ma altre volte no. E di solito ci si accorge dell'errore un nanosecondo dopo aver digitato "invia". Quando cioè non resta altro da fare che spedire un altro sms con la correzione. Ma un rimedio c'è e non punta, come si potrebbe immaginare, a raffinare il correttore automatico. La Apple ha depositato all'Ufficio americano dei brevetti (Uspto) un'applicazione che consente di correggere l'sms "in corsa", cioè prima che arrivi a destinazione o, meglio, prima che il ricevente l'abbia "aperto" per leggerlo. Dopo, le gaffe sono irrecuperabili. Come quella moglie affettuosa che voleva messaggiare gli auguri al marito ma anziché «Happy birthday, dear husband», lui ha ricevuto un surreale «dead husband» (marito morto, ndr).Oppure il fidanzato romantico che per San Valentino vorrebbe regalare un "castle" all'innamorata, ma lei legge "casket" – la bara – e dichiara chiusa la love story... Ma tra poco gli errori non faranno più paura. A patto di correggerli al volo. Letteralmente.
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