La fede pensata che rimane muta davanti all’infinito amore di Dio
sabato 28 gennaio 2023
La fede è pensiero e azione, meditazione e carità, preghiera e testimonianza, custodia del passato e costruzione del futuro. Tutte dimensioni che trovarono una sintesi armonica nell’opera di san Tommaso d’Aquino, un gigante della ricerca filosofica e teologica, autore della Summa Theologia, uomo che dopo una vita di ricerca si ritrovò improvvisamente sommerso e immerso nell’infinito amore di Dio. Fu infatti davanti all’Eucaristia che, la mattina del 6 dicembre 1273 nella cappella di San Nicola nel castello di Sanseverino, Tommaso ebbe una visione che cambiò tutto: dopo quel momento, che non fu l’unica sua esperienza mistica, il “dottore angelico” non scrisse più nulla, reputando “come paglia” tutto il lavoro e l’impegno svolto da filosofo, scrittore, insegnante, religioso domenicano. L’autore di inni eucaristici come «Pange lingua» o «Adoro te devote», era nato nel 1224 a Roccasecca (Frosinone); entrato tra i Domenicani a Montecassino, si formò presso le scuole teologiche europee più importanti del suo tempo, avviando un’enorme opera di sintesi tra l’eredità di Aristotele e la tradizione cristiana. Tra il 1248 e il 1252 fu discepolo di sant’Alberto Magno a Colonia. A Parigi cominciò anche l’impegno dell’insegnamento che dal 1259 continuò in Italia. Morì a Fossanova nel 1274. Santo dal 1323, nel 1567 fu proclamato dottore della Chiesa e, il 4 agosto 1880, fu indicato come patrono delle scuole e università cattoliche Altri santi. San Giacomo, eremita (IV sec.); beato Bartolomeo Aiutamicristo da Pisa, religioso (XIII sec.). Letture. Romano. Eb 11,1-2.8-19; Lc 1,68-75; Mc 4,35-41. Ambrosiano. Es 19,7-11; Sal 95 (96); Gal 4,22–5,1; Mt 20,17-19. Bizantino. Gal 5,22-6,2; Lc 6,17-23b. t.me/santoavvenire
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI