La fede di Maisano nelle sue inchieste
venerdì 22 novembre 2019
Se partiamo dalla fine si capisce bene il senso della puntata di Piacere Maisano sull'«Essere credenti nel 2019» andata in onda mercoledì in tarda serata su Tv8. Marco Maisano, trentenne film-maker calabrese cresciuto ad Arezzo, ex Iena, da una paio di settimane sta affrontando con la sua telecamera e il suo smartphone argomenti che vanno dal cambiamento climatico alle nuove frontiere dell'alimentazione. Nella terza puntata ha deciso di raccontare lo stato di salute della fede cattolica in Italia partendo dal fatto che «in chiesa – a suo giudizio – non ci va più nessuno». Il che non è del tutto vero e Maisano se ne sarebbe accorto se avesse allargato il suo raggio d'azione a regioni e ad orari dove la frequenza alla Messa è ancora alta. Per di più, nella parte iniziale, ha ritirato fuori la vecchia storia della presenza del Vaticano in Italia, della commistione tra Stato e Chiesa, della Dc, ecc. Una volta però scrollatesi di dosso le scorie ideologiche, la sua inchiesta ha preso quota perché mossa da una riflessione resa esplicita, appunto, nel finale di puntata, ovvero che ciò che conta realmente è il valore che l'essere umano attribuisce alle cose ed è quel valore a renderle sacre. Insomma, secondo Maisano i luoghi sono sacri perché a costruirli e a frequentarli sono uomini e donne che ci credono. E se anche le chiese non sono frequentate, non significa che le persone abbiano smesso di interrogarsi sull'esistenza di Dio «e forse – dice lui – la bellezza di questa domanda è proprio la continua ricerca della risposta». Ripartendo da qui si può anche apprezzare la scelta di raccontare da una parte Nomadelfia, anche se Maisano la ritene «un paradiso slegato dalla realtà» («Qui polemiche sul Crocifisso non se ne fanno di sicuro»), e dall'altra Medjugorje, preceduta da un estenuante viaggio in pullman con un gruppo di pellegrini di cui il film-maker coglie gli eccessi, ma anche la fede autentica. Allora hanno senso persino alcune battute come quando sul rammentato pullman, dopo un'infinità di Rosari e di preghiere, viene messo un dvd. «Che film è?», chiede Maisano. «Piena di grazia», risponde una pellegrina. «Ditemi che non è vero!», commenta Maisano rintanandosi nel cappuccio della felpa.
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