martedì 21 giugno 2011
In auto le conversioni a U sono pericolose. Qualche volta anche quelle nella vita. Ieri per esempio sul "Giornale" (p. 21) accanto a un trafiletto che riduce ai minimi termini la domenica di Benedetto XVI a San Marino si fa salire in cattedra Magdi Cristiano Allam, giornalista noto, convertito al cattolicesimo e accolto addirittura da un Papa. E che fa Allam dalla cattedra di carta offertagli? Da allievo si fa due volte maestro: prima corregge gli scritti a Giovanni Paolo II e poi dà ripetizione orale al suo successore. Vediamo. Concede, lui, che «Wojtyla era un fenomeno mediatico… un Divo: fu amato dal mondo, ma… Ma il cristianesimo diventò meno spirituale». Corretto lo scritto al beato Giovanni Paolo II il Grande, fissato in pagina come passato, eccolo all'esame orale del presente. Visto che «Wojtyla è riuscito a riempire le piazze», il compito del successore è «riempire le chiese», ovviamente svuotatesi mentre – o proprio perché – l'altro Papa «riempiva le piazze». Lui, Magdi Cristiano, dice che negli anni scolastici precedenti aveva già cominciato invano la sua lezione a "Porta a Porta", ma domenica – anno scolastico nuovo – è stato a San Marino e perciò ha deciso di concentrarsi con più foga sulla ripetizione orale a Benedetto XVI: «Il suo compito è un altro: combattere il relativismo»! Cosa che evidentemente non fa abbastanza, secondo il bizzoso cattedratico… Ovviamente, seguono i compiti per il resto della classe: «Non distraiamo il Pontefice dal contatto con il clero e la teologia solo per farne una star»! Solo così, insegna la firma del "Giornale", avremo il «riscatto della solidità della fede in Cristo». Che dire? Con il Trilussa che ragionava ironico di cambi di vita poco convincenti che, in certi casi, «er veleno… crisi o nun crisi, resta sempre quello».
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