martedì 2 febbraio 2016
L'abitazione di famiglia di Oscar Luigi Scalfaro a Novara è diventata una casa per accogliere famiglie sfrattate e anziani soli. «L'ex presidente voleva lasciare alla sua città un segno per i poveri», spiega Daniela Sironi della Comunità di Sant'Egidio, regista della "valorizzazione" dell'immobile.L'idea è del 2011, alcuni mesi prima della morte del politico nel gennaio 2012. «Quando andai a Roma per incontrarlo con la figlia Marianna – racconta Sironi – parlai dell'ondata di sfratti a seguito della crisi e della solitudine degli anziani poveri, costretti al ricovero in istituto perché non erano in grado di pagare una badante e per cui occorreva affermare che morire in casa non è un privilegio solo dei ricchi». All'ex presidente piacque particolarmente l'idea di far vivere insieme generazioni diverse, aiutandosi reciprocamente. Oggi gli ospiti sono tre anziani al primo piano, dove il politico democristiano aveva la camera, e una giovane coppia musulmana con due figli piccoli al piano terra, un tempo destinato a ricevere amici e concittadini. A breve – Sant'Egidio ha da poco terminato la ristrutturazione – arriveranno un'altra famiglia e due anziani. Da oggi l'abitazione è intitolata a Simeone e Anna, i due vecchi che accolsero Gesù al Tempio: «La loro gioia con il Messia bambino – spiega Sironi – simboleggia bene l'atmosfera di questa convivenza». Spesso la casa accoglie altri ospiti dall'istituto o dal quartiere, per il pranzo della domenica o semplicemente per vincere la solitudine. E così anziani poveri, vittime della "cultura dello scarto" di cui parla Papa Francesco, diventano una risorsa per altri.
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