domenica 22 novembre 2015
L'integrazione incomincia a scuola: gli alunni della scuola media "Dante Alighieri" di Castrocaro Terme hanno fatto salire in cattedra per un giorno un «insegnante di madre-vita», un giovane profugo del Gambia che ha raccontato la sua esperienza, simile a quella di migliaia di persone che arrivano in Italia e in Europa. Il giovane "insegnante" era accompagnato da un tutor, Guido Bastoni, operatore della Casa di accoglienza profughi della Papa Giovanni XXIII di Faenza, che ospita una quindicina di giovani africani. Racconta la vicepreside, Roberta Montanari: «Il profugo, di religione islamica, ha portato la propria testimonianza e risposto alle domande degli alunni, molto interessati, perché si sono confrontati dal vivo su un problema complesso e di attualità».Il giovane ha raccontato: «Sono partito dal Gambia nel gennaio del 2014, per arrivare in Italia dopo dieci mesi e un viaggio molto pericoloso attraversando deserto e Mediterraneo. Ringrazio gli italiani, in particolare la casa d'accoglienza di Faenza, dove siamo tutti una famiglia». Agli alunni che gli chiedevano quale fosse il suo più grande desiderio, ha risposto: «Avere una nuova opportunità di vita in Italia e continuare a studiare». Commenta la vicepreside Montanari: «La lezione dal vivo ha offerto agli studenti l'opportunità di passare dall'idea d'immigrato trasmessa da libri di testo e mass media, alla conoscenza di una persona poco più grande di loro, che ha dovuto intraprendere un "viaggio della speranza" alla ricerca di condizioni di vita migliori, e non era solo un numero scaricato da un barcone».
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