martedì 5 dicembre 2023
La parola del giorno è sonnambulismo. È la metafora scelta dal Censis per il suo rapporto annuale, ripresa (2/12) da molti quotidiani. “Corriere”: «Un Paese di sonnambuli». “Repubblica”: «“Italiani sonnambuli”». “Stampa”: «L’Italia dei sonnambuli». “Giornale”: «Il Paese dei sonnambuli senza sogni». Così sul “Giornale” Vittorio Macioce – titolo: «Il senso di apocalisse che oscura il futuro» – declina il sonnambulismo: «Camminare nel sonno (…). Sopravvivere con la coscienza addormentata, senza consapevolezza, senza orizzonti». Si smarca “Libero”: «Il lavoro c’è, la voglia no». E la “Verità” relega il Censis in un taglio basso: «Siamo un popolo di terrorizzati che ha smesso di generare figli». Ma, sarà certo una coincidenza, Walter Veltroni sul “Corriere” (4712) fa notare che la parola sonnambulismo è stata appena usata dall’altra parte dell’oceano dalla repubblicana Liz Cheney a proposito del programma di Trump, «sonnambulismo verso la dittatura negli Stati Uniti». Esagerazioni? Probabilmente no, rileggendo con Veltroni il commento al Censis di Antonio Polito apparso il giorno prima (3/12) sul “Corriere”: «Nell’ipertrofia emotiva in cui la società italiana si è inabissata, le argomentazioni ragionevoli possono essere capovolte da continue scosse emozionali. Tutto è emergenza: quindi, nessuna lo è veramente. Così trovano terreno fertile paure amplificate, fughe millenaristiche, spasmi apocalittici, l’improbabile e il verosimile». Prosegue Veltroni: «L’ipertrofia emotiva e il sonnambulismo sono infatti un mix che può generare effetti diabolici». Guai grossi per la comunità e la democrazia, conclude, «se la paura e l’ansia, sentimenti di questo tempo, agiranno in una prateria sprovvista di razionali speranze». Se vi aggiungiamo la condizione giovanile dipinta nello studio dell’Università di Torino edito dal Mulino, di cui scrive Andrea Rossi sulla “Stampa” (3/12), «I giovani della policrisi», fosche nubi all’orizzonte patrio. Per la serie “Divisi in famiglia”, curioso è come tre quotidiani tra loro assai vicini vedano il futuro, non della patria, ma più modestamente della Nazionale di calcio dopo il sorteggio degli Europei (3/12). “Verità”: «Girone duro». “Libero”: «Italia, girone infernale». “Giornale”: «Europa, possiamo giocarcela». Basta non stare in campo da sonnambuli. © riproduzione riservata
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