mercoledì 27 novembre 2013
«Cristo è il centro»: questa ieri l’apertura a tutta prima pagina de “L’Osservatore”, a conclusione dell’Anno della fede, e con Francesco davanti all’urna che per una tradizione frutto anche di ricerca e verifica, contiene i “resti” umani di San Pietro. Un lieto annuncio. E sempre ieri è arrivata l’Esortazione Apostolica «Evangelii Gaudium» (l’annuncio della gioia), oggi qui in tante pagine. Gioia… Non risulta che fino ad oggi testi ufficiali della Chiesa, o dei Papi, fossero centrati spesso sulla gioia. Nessuna enciclica, una sola Esortazione Apostolica, «Gaudete in Domino» di Paolo VI nel 1976. Certo: sulla scia del «Gaudet Mater Ecclesia» di Papa Giovanni (11/10/1962) e della «Gaudium et Spes» del Concilio (1965)… Paolo VI! Qualcuno lo definì un «Papa triste», e invece sorrideva spesso, con lo sguardo acuto di intellettuale arricchito dai “doni” dello Spirito: Sapienza, Intelletto e Consiglio… Torniamo a quella “prima” di ieri: «Cristo è il centro». Qui è tutto, e anche il documento di cui oggi sono piene le pagine e il sito internet di “Avvenire” (e non solo). Già: senza Cristo crocifisso, morto e risorto, che sarebbe dei resti del pescatore di Galilea? È anche ciò che spiega tutto il documento, e persino la notizia più o meno commentata sull’incontro di Francesco con il premier russo Putin. Qualche giornale pare malignare: «La strana coppia… Si rinsalda l’asse Mosca–Vaticano», e «Un tempo era il nemico ora la Russia è una sponda» (”Libero”, p. 14), e osserva con sorpresa che non c’è stato un invito di Putin a Mosca. Si ignora ciò che i lettori di questo giornale sanno eche ricorda Andrea Tornielli (”La Stampa”, p. 9): un invito del genere non sarebbe immaginabile senza l’input del Patriarcato: quindi nessuna sorpresa. Quella vera, in questi tempi, è l’invito alla gioia, con «Cristo al centro»: quella la sorgente, quella la mèta…
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