domenica 21 dicembre 2008
Con un saggio su MicroMega (n. 6) Fernando Savater, laicista di punta e docente di etica all'università del Paese Basco, si chiede retoricamente: «Tollerare la religione è tollerabile?». La risposta, ovviamente, è negativa e lui tenta di dimostrarlo: dapprima riduce la religione a poesia: «La poesia che si prende scientificamente sul serio e ha la pretesa di fornire una spiegazione del cosmo migliore di quella offerta dal metodo scientifico è ciò che si suole chiamare "religione"» (ma che vuol dire?). Poi ripete vecchi ritornelli laicisti come: «Finché si tratta di credenze individuali il problema è relativo, ma diventa più grave quando intervengono le organizzazioni gerarchiche di fedeli e di religiosi, cioè le Chiese» (e che dire del laicismo, quando intervengono le organizzazioni e le istituzioni politiche, come nella Spagna di Zapatero?). Infine, dopo aver precisato che «è inaccettabile che i sostenitori del soprannaturale si appellino a una presunta "legge naturale"», conclude con una tirata contro la tolleranza per l'«insegnamento in materia di religione [che] non è tollerare qualsiasi modo di pensare, ma qualsiasi modo di educare per vivere nella società». Perciò " scrive " bisogna «pretendere che nella scuola rimanga aperta l'opzione di denunciare la falsità o la nocività delle credenze religiose», perché «in certe questioni una dose di intransigenza è indispensabile per la salute mentale e morale». Urge sapere se sia tollerabile tollerare l'intolleranza ideologica alla Savater.

"LAICI" GARIBALDINI
Zapatero e Garibaldi. L'osservazione di monsignor Angelo Amato circa la statolatria che il premier spagnolo propugna nel suo Paese ha messo in crisi i nostrani epigoni di quel mangiapreti di Garibaldi, ai quali piacerebbe tanto uno zapaterismo italiano. Liberazione (venerdì 19) strilla un «Evviva Zapatero abbasso il Vaticano» infantile e ridicolo, ma seguito da un feroce commento di Rina Gagliardi, l'ex senatrice rifondazionista che, a 60 anni, ha minacciato d'incatenarsi nuda a Montecitorio se alle elezioni europee dovesse passare lo sbarramento del 5%: «Un attacco clamoroso, di inusitata violenza e arroganza, contro nientemeno che Zapatero». Da qui un'altra accusa: «Le stanze vaticane sono percorse da una vera e propria ondata di follia» e altre analoghe e scontate lepidezze da ancien communisme. Fa un po' più effetto, invece, leggere su La Repubblica l'intervento del solitamente pacato Gad Lerner che, per allargare il proprio pensiero a tutti i recenti documenti, discorsi e dichiarazioni della Santa Sede, fa sfoggio di alcune sue trovatine senza senso come: «L'offensiva neodogmatica», «Il volto arcigno» di Benedetto XVI e della Chiesa, «I richiami caricaturali all'infallibilità» e «La pretesa teologica di conversone del popolo di Gesù», concetto, quest'ultimo, che i suoi fratelli ebrei non gradiranno molto e che, semmai, è solo una speranza. Insomma, un po' come se " si diceva un tempo " la Santa Sede avesse parlato male di Garibaldi.

L'ABORTO? UN CONSUMO
Il fermo alla RU 486 da parte dell'Agenzia italiana del farmaco " riferisce Liberazione (mercoledì 17) " «ha fatto andare su tutte le furie l'Aduc, l'associazione a difesa dei consumatori». L'aborto? Un fenomeno di consumismo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: