L'eccellenza zootecnica nazionale va in fiera a Cremona
domenica 23 ottobre 2016
Roma Sono 253 le banche del tempo in Italia che raccolgono, gestiscono e smistano la disponibilità di decine e decine di migliaia di volontari. "Correntisti" che depositano le loro ore da donare e ne chiedono in cambio, quando hanno bisogno di altri servizi. Solo a Roma i volontari del tempo sono circa 9 mila, raggruppati in 15 banche. Una realtà diffusa quasi in tutte le regioni, ma più presente al Settentrione (97 al Nordovest, 52 al Nordest, 82 al Centro e 23 al Sud) coordinate dal 2007 dall'Associazione nazionale Banche del tempo (Bdt), che assiste le Bdt locali, le coordina e organizza corsi di formazione per aprirne e gestirne di nuove. «Una realtà – spiega la presidente onoraria dell'Associazione, Maria Luisa Petrucci – che ha molto in comune con altre esperienze sociali: è volontariato, è donazione, è autorganizzazione, ma il suo carattere distintivo sta nello scambio paritetico del tempo: un'ora vale un'ora per tutte le attività scambiate».A vent'anni dalla nascita delle prime banche del tempo – la prima in assoluto a Sant'Arcangelo di Romagna nel 1995, l'anno dopo a Roma – un convegno domani a Montecitorio sarà occasione per fare il punto e rilanciare questa realtà. Titolo: «Banca del tempo come orologio della città connettiva», promosso dall'Associazione nazionale delle Bdt, cui parteciperanno banche del tempo di tutta Italia. L'incontro, dalle 16 nell'aula dei Gruppi parlamentari in via di Campo Marzio 74. Dopo il saluto della presidente della camera Laura Boldrini, sono previsti tra gli altri gli interventi dell'onorevole Donata Lenzi della commissione Affari sociali, poi di sociologi, filosofi, urbanisti, degli assessori della Regione Lazio Michele Civita, e di Roma Paolo Berdini, assieme a promotori di banche del tempo catalane e portoghesi.Nella Capitale sono 15. Il profilo tipo del "correntista" è una donna (oltre il 60%) con titolo di studio medio-alto, età tra i 30 e 55 anni. In aumento anche giovani e disoccupati. I "correntisti" hanno un libretto di assegni del tempo. L'unità di misura è l'ora, a prescindere dal prezzo di mercato della prestazione: un'ora a pulire le verdure vale come un'ora di lezione di musica. Le attività più diffuse? Accompagnatori, autisti, cucito, lingua, computer, cucina, idraulica, eletricità, consulenze legali, baby-sitting. (L.Liv.)
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: